Lo stile Etnico Classico
“Etnico” è tutto ciò che caratterizza una popolazione nelle sue radici profonde e originarie, nelle sue più antiche tradizioni e nel modo di vivere.
Nata proprio dalla curiosità per luoghi e popoli lontani, la nostra attività ci ha portati a scoprire, soprattutto in estremo oriente, una straordinaria varietà di arredi e oggetti legati alla vita domestica, al lavoro rurale e artigianale, alle tradizioni rituali.
Questo stile è caratterizzato da una grande originalità di forme e materiali e – in particolare – da una sorprendente vivacità degli elementi decorativi.
Intagli, intarsi, stucchi e colori sovrabbondano, riflettendo le sapienze artigianali e la profondità di quelle culture.
Attraverso questa ricchezza ogni oggetto, ogni mobile, esprime un fascino intenso, genuino, capace di trasmettere un’emozione vera alla nostra vita di ogni giorno.




Lo stile Etnico Contemporaneo
Lo stile Etnico Contemporaneo si è affermato a partire dagli anni ’90 e rappresenta una sintesi tra il modo occidentale di concepire l’arredamento, semplice e funzionale, e quello orientale così ricco di eleganza decorativa e preziose lavorazioni artigianali.
È proprio in quegli anni che alcune famose località dell’estremo oriente diventano un vero e proprio punto di incontro e di scambio culturale tra artisti, designers, imprenditori della moda, ecc., provenienti dai paesi occidentali, e rappresentanti della cultura e delle tradizioni locali.
È un periodo di grande fermento e creatività che contagia non solo gli ambienti culturali ma anche quelli produttivi.
Nascono quindi molte attività imprenditoriali legate soprattutto ai settori in cui l’estetica del prodotto è un elemento fondamentale.
Nel campo dell’arredo, in tutte le sue svariate categorie, si afferma una tendenza caratterizzata da forme moderne, quasi minimaliste, e da una straordinaria varietà di elementi decorativi che creano un contasto unico e di grande suggestione.
Una ulteriore evoluzione di questi ultimi anni consiste nel dare il massimo rilievo ai materiali con cui sono realizzati artigianalmente questi prodotti.
Si afferma quindi sul mercato anche uno stile, sempre molto semplice e lineare, in cui è la bellezza del legno massello, trattato in svariati modi, a dare unicità e carattere a questi elementi d’arredo.




Lo stile Vintage
Il vintage nell’arredamento si caratterizza come fenomeno di recupero e riproposizione in modo attuale di mobili e oggetti usati, generalmente della seconda metà del ‘900.
È uno stile indiscutibilmente eclettico, poiché ricerca i suoi elementi caratterizzanti in tipologie molto diverse fra loro.
Si va dai pezzi di famosi designer degli anni ’50 e ’60 a mobili e complementi più “umili” e di uso comune nelle abitazioni fino a pochi decenni fa.
Oggetti in fondo familiari, che ancora possiamo trovare abbandonati in soffitte e garage, ma che sono capaci di restituire ai nostri arredamenti, con i loro colori ossidati dal tempo e i segni lasciati da decenni di uso quotidiano, il sapore di qualcosa di genuino e unico, proprio in contrasto con uno stile moderno spesso troppo formale e standardizzato.




Lo stile Shabby Chic
Shabby in inglese significa logoro, malandato.
La parola francese Chic come tutti sappiamo significa elegante.
Chi ha definito per la prima volta questo stile, con due termini così apparentemente in contraddizione, non poteva esprimere meglio e in modo più sintetico l’ispirazione che lo anima.
Da una parte il vecchio pezzo d’arredo che nessuno vuole più perché troppo lavorato o scuro, o semplicemente improponibile per le case di oggi, dall’altra l’idea semplice di dargli nuova vita con una bella riverniciata.
Ma la felice intuizione sta nel ridipingere l’oggetto antiquato facendolo sembrare comunque vecchio, usato e consumato. Insomma le rughe del tempo non vanno cancellate ma anzi evidenziate.
Ovviamente per avere il miglior risultato ci vogliono oggetti dalle forme preferibilmente sinuose, ricchi di cornici, intagli e modanature.
La vernice poi, data quasi sempre a pennello, deve essere opportunamente patinata e scrostata nei punti giusti in modo che l’effetto “vissuto” sia il più naturale possibile.
Dai suoi esordi, avvenuti nei primi anni ’80, lo stile Shabby Chic si è molto diffuso ed è ormai declinato nelle più diverse forme e colori, ma comunque lo si realizzi emana sempre uno speciale fascino e calore che rende la casa accogliente e un po’… chic.




Lo stile Recycled
Recycled (riciclato) una parola che in questi ultimi anni ci siamo abituati ad usare e a sentire molto spesso, complice la crisi economica e la crescente consapevolezza delle limitate risorse del nostro pianeta.
Ma in molti paesi dell’ormai ex “terzo mondo”, per esempio l’India e l’Indonesia, riciclare non è una pratica recente, né tanto meno un’attività dettata da coscienza ecologica, è una vera necessità di sopravvivenza per milioni di persone.
Non si getta via nulla, si recupera e si riutilizza qualsiasi materiale per farne poi, con incredibile fantasia e ingegno, un nuovo oggetto da usare.
Da questa abilità è nata l’idea della linea Recycled, mobili e complementi d’arredo fatti prevalentemente con legno ottenuto da demolizioni, ma anche da oggetti di uso quotidiano, bidoni di metallo usati, pezzi di bicicletta, vecchi tessuti militari e un’infinità di altri materiali di recupero.
Prodotti sorprendenti per originalità e tecnica di realizzazione, in grado di arricchire il vostro arredamento con un tocco di creatività e ironia.




Lo stile Industry
È ancora lo stile che piace di più ai giovani, quasi una mania.
Andate a bervi una birra in uno di quei locali affollatissimi di ragazzi o entrate in un negozio di abbigliamento di tendenza, troverete sicuramente qualche pezzo “industry”, caratterizzato cioè da arredi e oggetti utilizzati in ambito industriale.
Non l’industria di oggi naturalmente, fatta di robot e computer, ma quella che si chiamava fabbrica, officina, in cui regnavano il banco da lavoro e gli attrezzi del mestiere.
Di tecnologia attorno a noi oggi ne abbiamo anche troppa e, paradossalmente, ci manca quella atmosfera di “ruggine e sudore”, di lavoro che sapeva costruire le cose con le mani.
Ecco allora che anche l’arredo moderno, forse inconsapevolmente, assorbe e riflette questa strana nostalgia e si veste di ferro, possibilmente arrugginito, e vecchie tavole rugose, ruote da carrello, tiranti, scaffali metallici, grandi lampade in ferro smaltato e ogni altro oggetto che richiami quel ambiente.



